Neanche il tempo di chiudere la quarta giornata (terza effettiva) con Roma- Siena 1-1 che la serie A è già proiettata alla quinta. Negli anticipi di domani spicca uno scontro diretto nella zona bassa della classifica. Se fossimo più in là nella stagione verrebbe quasi da chiamarla sfida salvezza. Di che partita si tratta? Parliamo di due squadre che sinora hanno brillato davvvero poco, rimediando appena un punticino. Una di esse ha un tecnico in bilico. L'altra il mister l'ha appena cambiato e attende speranzosa l'esordio di quello nuovo appena scelto.
Sì, stiamo parlando di Bologna-Inter. Pochi tifosi interisti prima dell'inizio di campionato si sarebbero immaginati uno sconto diretto di tale fatta per la propria squadra. Ma altrettanto pochi supporter bolognesi avrebbero pensato che a questo punto della stagione i felsinei avrebbero avuto gli stesso punti della corazzata nerazzurra.
Lo scorso anno, alla prima giornata, finì in pareggio: l'entusiasmo per l'arrivo di Benitez iniziò a smorzarsi. Dodici mesi e quattro allenatori dopo l'Inter è chiamata nuovamente a ricominciare.
CANOTTAGGIO AZZURRO VERSO LONDRA 2012 DOPO UN EUROPEO DAVVERO POSITIVO
Canottaggio azzurro, Londra si avvicina passando per Plovdiv (l'antica Filippopoli, in Bulgaria), dove si sono disputati i Campionati europei. In attesa delle Olimpiadi londinesi, gli equipaggi italiani hanno centrato nell'Est Europa due titoli europei (doppio e quattro senza pesi leggeri maschili), un argento (due senza maschile) e tre bronzi (due senza femminile, doppio pesi leggeri femminile, quattro senza maschile). Buone sensazioni.
La speranza è che si possa rimpinguare ulteriormente il bottino di medaglie olimpiche azzurre, che attualmente sono 37 (10 d'oro, 14 d'argento e 13 di bronzo). A Pechino fu d'argento il 4 di coppia maschile: Plovdiv può essere il preludio a una Londra ricca di "metalli".
Informazioni aggiornate sul canottaggio italiano QUI
La speranza è che si possa rimpinguare ulteriormente il bottino di medaglie olimpiche azzurre, che attualmente sono 37 (10 d'oro, 14 d'argento e 13 di bronzo). A Pechino fu d'argento il 4 di coppia maschile: Plovdiv può essere il preludio a una Londra ricca di "metalli".
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IN FRIULI IL NUOVO MESSI? TORJE STUDIA A UDINE DA CAMPIONE AL FIANCO DI CAPITAN DI NATALE
Arrivato a Udine nei tristi giorni dell'eliminazione dalla Champions league, era passato quasi inosservato. E pensare che nel suo Paese, la Romania, l'avevano paragonato a Messi. Forse l'accostamento è ancora pretestuoso, ma Gabriel Andrei Torje (Timişoara, 22 novembre 1989) è la più bella sorpresa della nuova Udinese di mister Guidolin e una delle rivelazioni di questo avvio di serie A.
Chi ha puntato su di lui (e non pensiamo solo al club friulano ma anche più prosaicamente a chi l'ha schierato nella propria formazione al Fantacalcio) è stato ben ripagato. In campo in tutti e tre i match sin qui disputati dai bianconeri con una media voto abbondantemente sopra la sufficienza, ha convinto anche a San Siro contro il Milan: da una sua iniziativa è nata la "papera" di Abbiati che ha aperto la porta a capitan Di Natale.
Ora al Messi romeno manca solo il gol per candidarsi ufficialmente in Friuli al ruolo di erede di Sanchez.
Chi ha puntato su di lui (e non pensiamo solo al club friulano ma anche più prosaicamente a chi l'ha schierato nella propria formazione al Fantacalcio) è stato ben ripagato. In campo in tutti e tre i match sin qui disputati dai bianconeri con una media voto abbondantemente sopra la sufficienza, ha convinto anche a San Siro contro il Milan: da una sua iniziativa è nata la "papera" di Abbiati che ha aperto la porta a capitan Di Natale.
Ora al Messi romeno manca solo il gol per candidarsi ufficialmente in Friuli al ruolo di erede di Sanchez.
LO STRANO TRIO JUVE, GENOA E UDINESE SEGUE LE ORME DEL VALENCIA
Valencia in Spagna, Juventus, Genoa e Udinese in Italia: i due campionati latini sovvertono, dopo queste prime giornate di campionato, previsioni che volevano a lottare per il vertice da un lato Real Madrid e Barcelona e dall'altro Milan e Inter. Magari poi sarà così (più facile in Spagna, meno al momento in Italia con rossoneri pieni di infortunati e nerazzurri in piena crisi) sta però il fatto che sia in serie A che in Liga questa potrebbe essere, dopo anni con squadre "dominatrici", una stagione di grande equilibrio.
Nel trio di testa della serie A si trova un po' di tutto: una grande squadra che vuole tornare vincente (Juventus), la grande "vecchia" del calcio italiano che sogna il decimo scudetto (Genoa) e la compagine che gioca da due stagioni a questa parte il miglior calcio della Penisola (Udinese). Intanto proseguono appaiate, pronte a scoprire di chi sarà la prima fuga di stagione, magari già da domenica sera.
Nel trio di testa della serie A si trova un po' di tutto: una grande squadra che vuole tornare vincente (Juventus), la grande "vecchia" del calcio italiano che sogna il decimo scudetto (Genoa) e la compagine che gioca da due stagioni a questa parte il miglior calcio della Penisola (Udinese). Intanto proseguono appaiate, pronte a scoprire di chi sarà la prima fuga di stagione, magari già da domenica sera.
CALCIO, UNA VITTORIA ATTESA 70 ANNI LA FIUMANA SI AGGIUDICA IL TRIANGOLARE DEL RICORDO
Tutti i dettagli sull'evento QUI
INTER, VICINO A RANIERI SOGNANDO ANCORA MOU ORE DECISIVE PER LA SCELTA DEL NUOVO TECNICO
Toccherà al sor Claudio dal Testaccio, ex Juve e Roma (per citare i suoi due ultimi club) risollevare l'Inter? Oramai tutti gli indizi portano a Ranieri, i contatti con la società nerazzurra sono avviati e rapidi anche perché sabato alle 18 l'Inter è attesa al Dall'Ara di Bologna per l'anticipo della quinta giornata di serie A (la quarta effettiva). Urgono i tre punti. E più in generale una bella prova di forza per cacciare le nubi nere da sopra Appiano Gentile. Molto dipenderà anche dai senatori interisti, chiamati a dare la scossa al gruppo prima ancora che arrivi il nuovo tecnico. Il tutto per dimentare in fretta la fatal Novara.
Buon tecnico "il Claudio". Ed esperto. Ma basterà per un popolo interista che in queste ore, su tutti i social network, sta invocando un solo (desiderato e al momento impossibile) nome? Quale sia non è difficile capirlo, anche alla luce di rumors da Madrid che raccontano di uno spogliatoio "agitato".
Buon tecnico "il Claudio". Ed esperto. Ma basterà per un popolo interista che in queste ore, su tutti i social network, sta invocando un solo (desiderato e al momento impossibile) nome? Quale sia non è difficile capirlo, anche alla luce di rumors da Madrid che raccontano di uno spogliatoio "agitato".
CALCIO, IN CAMPO DOPO 70 ANNI POLA, FIUME E ZARA NEL TRIANGOLARE DEL RICORDO OGGI A ROMA
Fc Grion Pola (in quttro stagioni in serie B negli anni Trenta del Novecento), Us Fiumana (protagonista in quegli anni tra cadetti e serie C) e Ac Dalmazia (all'epoca nella Prima divisione contro squadre marchigiane e abruzzesi): tre squadre che al passaggio di Istria, Quarnero e Dalmazia alla Jugoslavia al termine della Seconda guerra mondiale non solo sparirono dal palcoscenico calcistico dell'Italia ma furono addirittura sciolte.
Dopo 70 anni torneranno oggi in campo nel Triangolare del ricordo allo stadio Flaminio di Roma. Nelle squadre i discendenti, arrivati da tutto il mondo, degli esuli di Pola, Fiume e Zara.
"Riaccendere per un giorno i riflettori - spiegano gli organizzatori del ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) - su quelli che furono gli eroi sportivi di un’Italia che non c’è più è uno stimolo a ricordarne le gesta, talvolta eroiche, e un omaggio nei confronti di una comunità che oggi non ha più le sue città, le sue vie, i suoi campi di calcio, ma, completamente integrata in tutte le regioni italiane e in molti Paesi esteri, conserva con amore la sua identità".
Gli aggiornamenti sul torneo, che partirà alle 17, li trovate QUI.
Dopo 70 anni torneranno oggi in campo nel Triangolare del ricordo allo stadio Flaminio di Roma. Nelle squadre i discendenti, arrivati da tutto il mondo, degli esuli di Pola, Fiume e Zara.
"Riaccendere per un giorno i riflettori - spiegano gli organizzatori del ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) - su quelli che furono gli eroi sportivi di un’Italia che non c’è più è uno stimolo a ricordarne le gesta, talvolta eroiche, e un omaggio nei confronti di una comunità che oggi non ha più le sue città, le sue vie, i suoi campi di calcio, ma, completamente integrata in tutte le regioni italiane e in molti Paesi esteri, conserva con amore la sua identità".
Gli aggiornamenti sul torneo, che partirà alle 17, li trovate QUI.
TRIATHLON SPRINT A RIMINI I CAMPIONATI ITALIANI ASPETTANDO UN FUTURO OLIMPICO
Un vero e proprio festival del triathlon quello che si sta approntando a Rimini, dove dal 30 settembre al 2 ottobre la Fitri (Federazione italiana triathlon) organizzerà la Tri week fest.
Clou dell'evento sarà il campionato italiano individuale di triathlon sprint (750 metri a nuoto, 20 chilometri in bicicletta e 5 chilometri finali di corsa piedi), in programma sabato 1° ottobre, mentre il giorno successivo sempre sulle stesse distanze spazio alla prova a staffetta.
Il triathlon è sport olimpico da Sydney 2000, ma sulle distanze 1500 metri, 40 chilometri e 10 chilometri: da qualche tempo si sta ragionando se inserire nel programma dei cinque cerchi proprio il triathlon sprint, per la sua spettacolarità e duttilità (specialmente per i tempi televisivi, visto che i migliori lo completano in circa un'ora).
Clou dell'evento sarà il campionato italiano individuale di triathlon sprint (750 metri a nuoto, 20 chilometri in bicicletta e 5 chilometri finali di corsa piedi), in programma sabato 1° ottobre, mentre il giorno successivo sempre sulle stesse distanze spazio alla prova a staffetta.
Il triathlon è sport olimpico da Sydney 2000, ma sulle distanze 1500 metri, 40 chilometri e 10 chilometri: da qualche tempo si sta ragionando se inserire nel programma dei cinque cerchi proprio il triathlon sprint, per la sua spettacolarità e duttilità (specialmente per i tempi televisivi, visto che i migliori lo completano in circa un'ora).
INTER DOVE SEI? E SE TORNASSE HODGSON?
Va bene, forse era anche ipotizzabile che dopo una lunga serie di successi negli ultimi anni la corsa dell'Inter avrebbe dovuto rallentare. Ma la speranza, per tutti i tifosi nerazzurri, era che forse questa sarebbe stata comunque l'ennesima stagione ricca di successi. Gli ingredienti c'erano tutti: gruppo storico ancora motivato, giovani interessanti, un tecnico italiano dalla carriera brillante. Solo la partenza di Eto'o aveva fatto sorgere qualche dubbio, presto svanito ricordando le vittorie arrivate dopo gli addii a Ibrahimovic e Balotelli nelle due precedenti annate sportive.
Vabbè, in tutta sincerità forse vincere nuovamente tutto pareva quasi impossibile, ma almeno lottare in Italia quello sì, eccome. Invece, dopo tre giornate di campionato sin qui disputate, l'Inter ha un solo punto in classifica, una difesa senza sicurezze e una seria perdita d'identità. Se ci aggiungiamo le sconfitte in Supercoppa italiana e nella Champions, allora più che un rallentamento qui ci sono tutti i segnali di una brusca frenata dalla quale sembra molto complicato ripartire.
Ed è difficile che si riparta con Gasperini. All'orizzonte già s'intravedono le figure di Ranieri, Rossi, Figo e Zenga.
Roy Hodgson è già accasato in Premier league, ma che non sia il caso di pensare anche a lui? Per i nerazzurri che sembrano essere ripiombati nella sindrome degli anni Novanta-poco-vincenti forse potrebbe essere una soluzione.
Vabbè, in tutta sincerità forse vincere nuovamente tutto pareva quasi impossibile, ma almeno lottare in Italia quello sì, eccome. Invece, dopo tre giornate di campionato sin qui disputate, l'Inter ha un solo punto in classifica, una difesa senza sicurezze e una seria perdita d'identità. Se ci aggiungiamo le sconfitte in Supercoppa italiana e nella Champions, allora più che un rallentamento qui ci sono tutti i segnali di una brusca frenata dalla quale sembra molto complicato ripartire.
Ed è difficile che si riparta con Gasperini. All'orizzonte già s'intravedono le figure di Ranieri, Rossi, Figo e Zenga.
Roy Hodgson è già accasato in Premier league, ma che non sia il caso di pensare anche a lui? Per i nerazzurri che sembrano essere ripiombati nella sindrome degli anni Novanta-poco-vincenti forse potrebbe essere una soluzione.
RUGBY A SETTE SPETTACOLO E TANTE METE VERSO L'OLIMPIADE ANCHE SE QUALCUNO STORCE IL NASO
"Si dice, scherzando, che gli scozzesi abbiano inventato il Rugby a 7 per risparmiare: con una squadra di Rugby a 15 si formano due squadre e un arbitro"
Così Wikipedia racconta le origini del rugby seven, sport con la caratteristica palla ovale che, a differenza del fratello maggiore del quale in questi giorni si sta disputando il campionato del mondo in Nuova Zelanda, è sport olimpico, in quanto farà il suo esordio sotto i cinque cerchi a Rio de Janeiro 2016.
Seppur con quasi la metà dei giocatori del rugby tradizionale, il seven si gioca sullo stesso campo: gli ampi spazi tra i giocatori rendono possibili lunge "sgroppate" verso la meta e sotto questo punto di vista il gioco è spettacolare, anche se i detrattori di questa variante dello sport della palla ovale paragonano il tutto ai tanti gol che, per esempio, si potrebbero avere se il calcio a cinque si giocasse su un campo di calcio a undici.
In ogni caso, il seven ripoterà il rugby alle Olimpiadi, dalle quali manca (nella versione a 15) dal 1924 edizione di Parigi.
Così Wikipedia racconta le origini del rugby seven, sport con la caratteristica palla ovale che, a differenza del fratello maggiore del quale in questi giorni si sta disputando il campionato del mondo in Nuova Zelanda, è sport olimpico, in quanto farà il suo esordio sotto i cinque cerchi a Rio de Janeiro 2016.
Seppur con quasi la metà dei giocatori del rugby tradizionale, il seven si gioca sullo stesso campo: gli ampi spazi tra i giocatori rendono possibili lunge "sgroppate" verso la meta e sotto questo punto di vista il gioco è spettacolare, anche se i detrattori di questa variante dello sport della palla ovale paragonano il tutto ai tanti gol che, per esempio, si potrebbero avere se il calcio a cinque si giocasse su un campo di calcio a undici.
In ogni caso, il seven ripoterà il rugby alle Olimpiadi, dalle quali manca (nella versione a 15) dal 1924 edizione di Parigi.
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